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Immagine del redattoreGiuseppe William Moschetta

NERD DEL MARKETING? NO GRAZIE

Come riconoscerlo e perché evitarlo come la peste.



Questo è in gran parte un settore di "nerd".

Non nascondiamocelo.

E la prima cosa che noterai, conoscendomi, è che non rientro in questa definizione. Nonostante gli occhiali, non rossi però.

Mi piace lavorare con chiarezza, decisione e sincera cordialità, ma sopratutto con un punto fermo assoluto: la qualità del risultato finale, che è ciò che resta una volta finiti i convenevoli e le belle parole.

E spesso, pur di onorare questo impegno, si deve scegliere di indirizzare il cliente verso altre strade.


Ma questa introduzione, anche un po' pittoresca, cosa vuol dire per te in termini pratici?


Se (ad esempio) abbiamo il piacere di conoscerci e da parte tua mi giunge la richiesta di creare un sito web, magari anche spiegandomi come e perché ritieni che questo servirà alla tua azienda o attività professionale, il mio "non essere nerd" mi porta a NON annuire passivamente alla tua richiesta, scegliendo di "intascarmi" in ogni caso il lavoro, ma a fare con te un'analisi del tuo posizionamento sul mercato e degli obiettivi che intendi raggiungere, trovando insieme l'ordine logico più sensato nei passi da intraprendere.


ATTENZIONE quindi, il concetto di fondo è il seguente:

anche se stiamo parlando di sito internet, in realtà non stiamo quasi MAI parlando soltanto di quello, ma anche di tutto ciò che lo precede e che lo segue.

Infatti, montare una turbina da corsa in un motore i cui restanti componenti non sono all'altezza, o sono perfino malmessi, crea solo un dispendio inutile di denaro e la rottura prematura del motore stesso.

Evitare questo madornale errore richiede quindi la consulenza di un meccanico o di un ingegnere esperto di motori, non semplicemente di un esperto di turbine.

In questo caso, nel marketing, l'esperto di turbine è il nerd.

Lui si occupa di sviluppare siti e fare il social media manager, ma lo fa con il paraocchi delle nozioni apprese sui libri, immerso nel gergo tecnico di settore, incapace di cogliere o di creare sfumature.

Lui fa quello che gli chiedi, poi se ha senso o meno nel contesto generale, poco gli importa.

E' come andare dal dottore e farsi prescrivere a proprio piacimento direttamente la ricetta medica, saltando la visita e la diagnosi.

Inutile aggiungere, quindi, che al nerd del marketing ben poco importa del risultato finale e di costruire con te un rapporto fruttuoso e duraturo.


Non è detto infatti che ciò che ti serve (ad esempio) sia necessariamente il sito internet, come da te ipotizzato.

Perché ad esempio potrebbe esserci un "collo di bottiglia" importante nei processi della tua azienda, così come nella tua strategia comunicativa e di posizionamento, che ne vanificherebbe l'utilità e i risultati.

Magari invece, curare i profili social e lanciare campagne pubblicitarie potrebbe rappresentare la priorità per te in quel momento, e lui non te lo dice.


L'auto-diagnosi perciò non è sempre corretta.

E' fondamentale che tu possa interfacciarti con qualcuno che abbia una solida conoscenza della gestione aziendale, oltre che del marketing inteso come scienza del posizionamento sui mercati.

Qualsiasi strategia di marketing digitale, infatti, nasce soltanto in seguito a queste considerazioni.


Il professionista, dunque, guarda oltre il proprio naso; cioè osserva il risultato da raggiungere, prima dello strumento da utilizzare, adattando di conseguenza tutto il resto, e assicurandosi che lo strumento da usare si integri con efficacia e sensatezza all'interno dell'identità e dei processi dell'attività professionale o commerciale con cui sta collaborando.

Tale profondità e ampiezza di vedute è permessa, oltre che da specifici attributi personali, anzitutto da una preparazione in materia aziendale e manageriale a cui si affianca la specializzazione in marketing e digital marketing.

Tra l'altro, dire "marketing" è dire tutto e niente: gli ambiti di questa disciplina sono svariati, ma tutti complementari e indissolubilmente legati.

Trovare un professionista con una preparazione abbastanza ampia non è cosa facilissima. Così come affidarsi a un'agenzia abbastanza ferrata su tutti i fronti.


Capita spesso infatti di vedere un sito web ben progettato, ma poco efficace dal punto di vista dei contenuti scritti e visivi, oppure poco visibile sui motori di ricerca: in questa triade di elementi, infatti, basta un solo punto debole per vanificare l'intero sforzo.

Costruire un sito potendo già curare tutti questi aspetti in partenza, senza doverci intervenire successivamente, è di gran lunga preferibile.

Meglio ancora, poi, se il sito internet o il profilo social siano progettati avendo a mente il contesto generale dell'azienda e del settore, i punti di forza e di debolezza, gli obiettivi da raggiungere e la strategia più adatta da usare.

Pertanto, l'ottimizzazione generale è sempre necessaria: sia quando si introduce in un sistema un nuovo elemento o strumento, sia quando si progetta e si utilizza lo strumento stesso.

Talvolta però, capita che tutto è già in ordine e l'ottimizzazione non serve.

Altre volte invece questa è necessaria, ed è mio piacere fare un punto della situazione prima di procedere con questa o con quell'altra soluzione.


Vedi come anche una semplice consulenza è già in grado di fare la differenza e influenzare il risultato finale?

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